Modulo 18: Documentari e reportage

Sabato 13 gennaio 2024

08:45 – 09:00

Analisi critica dei media

Roberto Antonini (Dir. Corsi di
Giornalismo)

09:00 – 10:15

Il reportage radio

Francesca Torrani (Giornalista Informazione RSI)

Sinossi della lezione

La domanda di fondo da cui partiamo è: cosa trasforma un prodotto sonoro in reportage giornalistico? Quali sono le caratteristiche fondamentali che deve avere? E come si lavora con i suoni?

La definizione, probabilmente banale ma senz’altro efficace di reportage, è: “fotografia sonora”, “istantanea”. Il reportage non è fredda restituzione di un fatto o compiuta analisi di un avvenimento, ma aspira ad essere un’esperienza, un momento di intimità condivisa. Un buon reportage stabilisce un cenno d’intesa, un patto con chi ascolta.

Cercheremo – soprattutto attraverso l’ascolto di alcuni esempi – di comprendere i meccanismi che rendono questa tecnica audio una categoria molto importante del radio-giornalismo.

E vedremo anche (perché succede) quando un reportage fallisce, e manca l’obiettivo.

Francesca Torrani

Francesca Torrani è giornalista dal 1994. E’ laureata in Scienze della comunicazione, ramo giornalismo, e si è occupata per molti anni di cronaca regionale. Dapprima al quotidiano ticinese laRegione e poi, dal 2002, alla Rete Uno della Radio svizzera di lingua italiana.

Ha realizzato diversi audio-documentari per Laser (Rete Due) affrontando soprattutto temi sociali, verso i quali ha particolare interesse. Numerosi anche i reportage per le trasmissioni dell’informazione della Rete Uno.

Dal 2022 conduce il programma SeiDiSera.

Con l’audiodocumentario “Sulla mia pelle” ha ricevuto il Premio speciale Carla Agustoni nel 2019.

Con un altro audio documentario, intitolato “Ammazzarsi di lavoro” e realizzato con la collega Francesca Calcagno, ha vinto il premio Carla Agustoni 2020, il Premio ATG nel 2021, e il Premio Marco Rossi, Roma, 2021.

Ritiene la radio un mezzo utile all’unanimità.

10:30 – 12:15

Il documentario radio

Anaïs Poirot Gorse (Giornalista freelance RSI)

Sinossi della lezione

Attraverso l’ascolto e l’analisi di estratti di documentari audio, inclusi quelli storici, esamineremo le diverse modalità attraverso cui il documentario audio permette la documentazione e come si è evoluto nel corso degli ultimi anni. Analizzeremo una serie di approcci al documentario audio e i vari stili di narrazione che possono essere adottati, riflettendo su come il contenuto e la forma nel documentario possano aprire l’ascoltatore a esperienze sociali, culturali e storiche, immergendosi nel mondo del suono. Successivamente, esploreremo come in tutte le sue forme, il documentario audio sia intrinsecamente legato a un’etica della registrazione.

Anaïs Poirot Gorse

Anais Poirot Gorse è un’autrice documentarista francese. Dal 2014, collabora con la Radio Svizzera Italiana e ha prodotto documentari per la RSI con uno sguardo sociale attento nel narrare storie e affrontare tematiche delicate, come la tratta delle donne e la detenzione nelle carceri europee. Talvolta adotta un approccio partecipativo. Inoltre, collabora con Rai Radio 3, contribuendo alla trasmissione “Tre Soldi” e realizzando audiodocumentari che spaziano dai temi sociali a quelli storici, utilizzando anche materiale dagli archivi sonori. Co-conduce la trasmissione settimanale “La Pillola va Giù” su Radio Popolare, dando voce a ragazzi, adolescenti e giovani adulti e affrontando temi che riflettono le loro esperienze. Ha anche curato per un anno il podcast “Diritto al Cuore” del sito Osservatorio Diritti, intervistando attivisti per i Diritti Umani. Attiva dal 2015 nell’Associazione Shareradio, si dedica con impegno a promuovere la radio come strumento di media education e inserimento sociale. Conduce laboratori radiofonici e la sua passione per la narrazione documentaristica riflette un costante impegno nel dare voce a storie significative e affrontare questioni sociali rilevanti attraverso il medium radiofonico. 

Pausa pranzo

13:45 – 15:15

Il documentario televisivo

Mario Casella (Giornalista per RSI, Regista TV, scrittore)

Sinossi della lezione

Il documentario TV-Cinema. Dall’inchiesta all’esplorazione umana di Mario Casella.

La testimonianza di un giornalista radiofonico appassionatosi per l’immagine. Dall’esperienza dell’inchiesta filmata a quella del racconto dell’esplorazione di realtà popolate dall’umanità delle Terre Alte: luoghi lontani e vicini dimenticati dalla cronaca.

Mario Casella

Curriculum Vitae

Mario Casella (1959) è giornalista, guida alpina, autore di documentari e di libri.
Dopo un lungo periodo in cui ha lavorato per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI), ha privilegiato la sua attività indipendente di guida alpina, di realizzatore di documentari e di scrittore. Al centro di queste produzioni vi è sempre la montagna intesa non solo come terreno d’avventura, ma soprattutto come un pianeta ricco di storie umane da scoprire e raccontare. Nella sua produzione letteraria spiccano alcuni volumi che hanno ricevuto importanti riconoscimenti e che sono stati tradotti anche in tedesco e in francese. Tra questi sono degni di nota “Nero-Bianco-Nero. Un viaggio tra le montagne e la storia del Caucaso” ed. Capelli (Premio ITAS Trento 2013), “Il peso delle ombre” ed. Capelli (secondo premio Leggimontagna 2018 e menzione Premio Mazzotti 2018), “Oltre Dracula. Un cammino invernale nei Carpazi” ed. Ediciclo (Premio Cortina 2019) e “Senza Scarpe” ed. Capelli 2022 (Premio S. Arneodo 2023). I dettagli della sua attività sono presentati sul sito www.crealpina.ch.

15:30 – 17:15

Scrivere un documentario tv, strumenti, strategie

Philippe Blanc (Regista, Giornalista RSI)

Sinossi della lezione

“Il documentario d’inchiesta” 

Il modulo si basa sul documentario inchiesta  “The Bridge” (43. il Ponte spezzato), offrendo ai partecipanti l’opportunità di esplorare e discutere il mondo dell’inchiesta giornalistica, concentrandosi in particolare sui documentari d’inchiesta. Si consiglia ai partecipanti di visionare autonomamente il documentario prima del modulo per utilizzarlo come strumento di lavoro durante la sessione.

I punti chiave dell’incontro includono l’identificazione del giornalismo d’inchiesta e la sua differenza rispetto al giornalismo tradizionale. Saranno affrontati i principali passaggi di un’inchiesta giornalistica, tra cui la ricerca di informazioni, la raccolta di prove, l’intervista alle fonti e la verifica dei fatti. Si discuterà inoltre l’importanza della pianificazione e dell’organizzazione per garantire una ricerca accurata e completa.

Il percorso, svolto come tavola rotonda assieme al relatore, prevede la possibilità di esplorare i seguenti passaggi:

1. Identificazione del tema o dell’argomento.

2. Pianificazione e raccolta di informazioni.

3. Ricerca e verifica delle fonti.

4. Costruzione di un rapporto di fiducia con le fonti.

5. Approfondimento sull’etica giornalistica e sulla tutela delle fonti nel processo di inchiesta.

6. Gestione della relazione con le vittime coinvolte.

7. Ricerca sul campo e osservazione diretta.

8. Raccolta di prove e documentazione.

9. Analisi e interpretazione delle informazioni.

10. Verifica dell’accuratezza e veridicità delle informazioni.

11. Racconto e scrittura dell’inchiesta.

Il modulo mira a fornire una comprensione del processo di realizzazione di un documentario d’inchiesta, mettendo in luce l’importanza dell’etica giornalistica e della cura nella gestione delle fonti, al fine di creare inchieste giornalistiche accurate e informative.

Philippe Blanc

Philippe Blanc, regista e giornalista. Studia dapprima Scienze biologiche marine a Genova, poi cinema e giornalismo. Oggi lavora per la trasmissione d’inchiesta e approfondimento Falò, della Radiotelevisione svizzera. Europa, Asia e Medio Oriente sono le zone di lavoro delle sue ultime inchieste: “The Bridge – 43. Il Ponte spezzato“, documentario inchiesta sulla tragedia del Ponte Morandi di Genova, vincitore di numerosi premi internazionali tra cui il Prix Italia 2019. Con Aldo Sofia firma “Ombre malesi“, inchiesta sullo scandalo della colossale truffa del Fondo sovrano malese 1MDB e la fine della BSI e “Argo1“. Assieme a Roberto Antonini, “Mosul, Anno Zero“, la città simbolo dell’ISIS in Iraq e “Kabul, poco prima del buio”, il reportage girato pochi giorni prima della riconquista dell’Afghanistan da parte dei Talebani. Assieme ai colleghi Gaetano Agueci, Leila Galfetti e Andrea Levorato vince lo Swiss Press Award 2021 con “Covid – 19”; seguito dal documentario nazionale “Pandemia“, realizzato con Mario Casella. Il più recente “The Whaler – Il cacciatore di balene”, documentario inchiesta sulla caccia della balenottera comune in Islanda, porta alla luce importanti violazioni di norme internazionali ed è vincitore di numerosi premi internazionali tra cui gli Impact DOCS Awards 2023. Dello stesso anno “Il saccheggio del mare” reportage sulla pesca “illegale” e indiscriminata nell’Oceano Atlantico.