Modulo 21: Orientarsi nei meandri dell’economia

Venerdì 9 febbraio 2024

08:45 – 09:00

Analisi critica dei media

Roberto Antonini (Dir. Corsi di
Giornalismo)

09:00 – 12:15

Le cose da sapere per orientarsi nell’economia

Barbara Antonioli (Prof. Economia USI)

Sinossi della lezione

Che ne siamo consapevoli o meno, l’economia permea ogni aspetto della nostra vita, individuale e sociale. Obiettivo della lezione è tracciare una piccola guida pratica essenziale che permetta di comprendere i principi fondamentali dell’economia, in modo da orientarsi nelle trasformazioni del nostro tempo e comprendere al meglio il territorio e i suoi attori. Dopo una prima descrizione dei diversi ambiti (pubblico e privato), livelli (microeconomie a macroeconomia) e perimetri (ambientale, del lavoro, industriale, ecc…), si approfondiranno i concetti, gli indicatori (semplici e compositi) e le statistiche maggiormente rilevanti ai fini dell’analisi dello stato di salute di un paese, dei suoi cittadini e delle sue imprese.
Approfondimenti su tematiche specifiche (sostenibilità, transizione energetica, valore delle risorse ambientali) completeranno la lezione.

Barbara Antonioli

Barbara Antonioli Mantegazzini è vicedirettrice dell’Istituto di Ricerche Economiche e professoressa titolare alla facoltà di economia dell’Università della Svizzera italiana. Prima di raggiungere l’USI, è stata post doc fellow al LATTs, unità mista dell’ École des Ponts ParisTech, CNRS, Université Paris-Est Marne-la-Vallée di Parigi, adjunct professor all’Università Bocconi di Milano e all’Università di Ferrara e ricercatrice in materia di economia delle fonti energetiche con borsa di studio all’ENEA, Ente Nazionale Energia e Ambiente, di Roma.

È inoltre Adjunct professor alla Scuola Universitaria Professio­nale della Svizzera italiana (SUPSI) e alla Fondazione Campus Lucca (Consorzio delle Università di Pisa, Università della Svizzera italiana e Università di Pavia) .

Ha conseguito il PhD in Economia e Istituzioni all’Università di Bologna. Insegna Microeconomia al Master in Economia e Politiche Internazionali (MEPIN) e al Master in Public Management and Policy (PMP) e Tourism Development and Economic Growth al Mastr in Tourism (MT) dell’Università della Svizzera italiana.

I suoi interessi di ricerca riguardano principalmente l’economia pubblica, con un’attenzione particolare all’economia, al management e alla regolazione dei servizi pubblici (energie tradizionali e rinnovabili, ambiente, idrico e rifiuti). È autrice di numerosi articoli scientifici pubblicati su riviste nazionali e internazionali; i suoi lavori più recenti sono dedicati allo studio delle comunità energetiche come istituzioni in grado di favorire la transizione energetica, all’analisi della redditività di alcune tipologie di fonti rinnovabili e alla ricostruzione del valore sociale del comparto idroelettrico per il Ticino. L’attività didattica, a cui tiene in maniera particolare e che si estende anche alla SUPSI, la impegna e la rende felice.

È molto attiva sul territorio: membra dei comitati di direzione di Equi-Lab e SOS Ticino, componente del collegio esperti e consulenti per i Masterplan di Bellinzona e Locarno, regolarmente coinvolta in attività di disseminazione e divulgazione, anche attraverso radio e televisione. Ha partecipato in veste di relatrice ai principali eventi di riferimento nazionali e internazionali per il proprio ambito. È, infine, consulente strategica per utilities internazionali e consulting come PWC, e E&Y.

Pausa pranzo

13:45 – 15:15

Stato, mercato… e Terzo Settore (un po’ dimenticato)

Giorgio Panzera (Fondatore e Managing Director Cenpro, Centro Competenze Non Profit)

Sinossi della lezione

La lezione mette al centro il modello dei tre settori (primo: Stato; secondo: mercato; terzo: società civile) al fine di comprendere l’importanza delle organizzazioni non profit (oppure enti del terzo settore) in Svizzera, così come le proprie caratteristiche, sfide, cifre e fatti. Nelle riflessioni si approfondisce anche il tema della filantropia quale fenomeno globale in grande evoluzione e quale strumento di regolazione sociale. L’importanza nel dare voce alle attività e al lavoro svolto da volontari significa mettere in luce il valore aggiunto del terzo settore, purtroppo poco riconosciuto e spesso messo in ombra dai primi due settori che dominano la scena.
Tenuto conto che la società civile e le sue nuove generazioni si devono preparare a un’assunzione di responsabilità sociale, ambientale, culturale ed economica senza precedenti nella storia dell’uomo, è arrivato il momento di parlare maggiormente di terzo settore nella Svizzera italiana.

Giorgio Panzera

Curriculum Vitae

Giorgio Panzera ha studiato alla Facoltà di Scienze umane e sociali
dell’Università di Berna e ha conseguito l’abilitazione di docente all’Alta Scuola Pedagogica di Berna. Di seguito, presso l’Università di Basilea, ha svolto un corso di Grant Making Foundation Management e ha conseguito un CAS in Nonprofit Governance & Leadership; successivamente ha ottenuto un Master Executive in Filantropia, CSR e Grant Making all’Università di Torino. Ha partecipato a oltre 30
convegni riguardanti il terzo settore sia in Svizzera sia all’estero. Dal 2008 è attivo professionalmente nel settore non profit e filantropico dove ha ricoperto diversi ruoli chiave, tra i quali responsabile
regionale (5 anni) e direttore di una fondazione nazionale (6 anni). Nel 2020 ha costituito la Fondazione cenpro che dirige tutt’ora, nel 2023 ha costituito la Fondazione Mantello Filantropia.
Tra le attività accessorie è docente esterno SUPSI in ambito NPO Management, docente di Project Management e perito d’esame in Personal Management presso l’Istituto di formazione continua del Canton Ticino.

15:30 – 17:00

Economia, finanza, ambiente

Pietro Veglio (Economista ex-Banca Mondiale)

Sinossi della lezione

La sfida globale del clima non può essere risolta senza un profondo ripensamento della governance climatica. Il mondo industrializzato è storicamente responsabile delle emissioni di CO2. Ma nel futuro le maggiori emissioni si verificheranno nel “Sud globale”. Sarà quindi indispensabile un notevole aumento dei flussi di capitali privati e pubblici per finanziare la decarbonizzazione delle economie dei paesi emergenti e poveri. Istituzioni come la Banca mondiale dovranno giocare un ruolo pro-attivo ma attraverso quali incentivi? Quali saranno i maggiori ostacoli?

Pietro Veglio

Curriculum Vitae