Modulo 24: Un giornalismo, diverse modalità

Sabato, 24 febbraio 2024

08:45 – 09:00

Analisi critica dei media

Roberto Antonini (Dir. Corsi di
Giornalismo)

09:00 – 12:15

Il video giornalismo

Mario Conforti (Videomaker, webdesigner naufraghi.ch) e Stefano Franchini (Giornalista RSI)

Sinossi della lezione

Basta un telefonino, e il giornalismo cambia. In meglio?

La crescente diffusione della comunicazione multimediale impone a chi svolte la nostra professione nuovi modi di lavorare, con tempi più stretti e necessità di disporre di uno spettro di competenze più ampio. Il caso di chi può limitarsi a scrivere i propri articoli, demandando le immagini ad un fotografo o addirittura ad una équipe televisiva e ad un/a regista è sempre più raro. Il/la giornalista spesso deve essere una sorta di “one man band”, in grado di fare tutto da solo/a: capire e far capire una situazione, certo, ma anche saperla far vivere con le immagini e il suono, con forme narrative accattivanti e personalizzate. Questo fatto non è di per sé negativo, poiché una maggior leggerezza produttiva – seppur spesso coniugata a tempi stretti di pubblicazione – può consentire più libertà di movimento, un nesso più diretto fra idea e realizzazione, e in definitiva un maggior contatto con la realtà che si vuole raccontare. La lezione proposta non può certo prefiggersi di fornire in poco tempo tutte le competenze necessarie, ma metterà in luce le possibilità offerte dallo strumento che ormai fa parte dell’attrezzatura di ogni cronista, lo smartphone, che in pochi grammi di peso può contenere, tra l’altro, una macchina da scrivere, un dittafono, un apparecchio fotografico, un registratore audio, una videocamera, uno studio di infografica, una titolatrice, uno studio di montaggio e sonorizzazione, e un sistema di pubblicazione e di condivisione. Per necessità o per scelta ogni giornalista può trovarsi a dover fare i conti con questo strumento. Il corso ne mostrerà le modalità d’uso (anche con esercitazioni pratiche), da quelle più semplici a quelle un po’ più impegnative, e soprattutto darà occasione di ragionare assieme sulle possibilità che può offrire a chi desidera realizzare prodotti giornalistici adeguati alle aspettative del pubblico a cui si rivolge. *Nota probabilmente inutile: ogni corsista è pregato/a di dotarsi per la lezione di uno smartphone funzionante, carico e con un po’ di memoria disponibile

Mario Conforti

Ho lavorato dal 1972 al 2013 presso la RSI, dapprima quale giornalista radiofonico, poi quale redattore e realizzatore di numerosi programmi, interviste e documentari televisivi presso i settori Educazione e Famiglia e Culturale (principalmente per le rubriche Viavai, Nautilus, Rebus, Millefogli). Ho lavorato dal 1972 al 2013 presso la RSI, dapprima quale giornalista radiofonico, poi quale redattore e realizzatore di numerosi programmi, interviste e documentari televisivi presso i settori Educazione e Famiglia e Culturale (principalmente per le rubriche Viavai, Nautilus, Rebus, Millefogli). Tra i vari corsi: Introduzione all’uso di Internet, Storia della TSI, Tecniche di ricerca online per giornalisti, Scrittura e narrazione per i nuovi media, lezioni nell’ambito dell’“Academy RSI”, formazione all’uso di strumenti specifici, ecc. Per 12 anni sono stato membro della Commissione cantonale per i Corsi di giornalismo (dove ho anche insegnato). Successivamente sono stato esperto esterno del gruppo di lavoro Internet/Intranet nel progetto Amministrazione 2000 dell’amministrazione cantonale ticinese. Al momento della creazione dell’USI sono stato ideatore e promotore delle prime “case telematiche” per gli studenti, cablate in modo che Internet, cosa rara a quel momento, fosse disponibile ovunque e senza limiti. Nel 2012 ho fatto parte del gruppo di lavoro del DECS sulle nuove tecnologie nell’insegnamento. In seguito ho fatto parte del gruppo di esperti che segue l’attività del CERDD (Centro cantonale di risorse didattiche e digitali). Raggiunto il limite d’età per il lavoro dipendente, svolgo attività in proprio di consulenza e formazione. Ancora recentemente sono stato docente e membro della Commissione di esame del Corso di giornalismo. Il mio impegno principale, in questo momento, è la pubblicazione (con alcuni ex-colleghi) del sito di informazione online naufraghi.ch

Stefano Franchini

Stefano Franchini è nato a Lugano nel 1964. Lavora alla RSI dal 1985 (39 anni!) e ha avuto la fortuna di cambiare spesso le sue attività alla RSI. In ambito tecnico TV ha lavorato praticamente in tutti i settori, dalla continuità ai carri, dagli studi alla documentaristica in esterno. Nel 1996 si è trasferito a Rete Tre come sound designer, promoter e produttore delle trasmissioni in esterno della Tre. Nel 2006 alla Direzione Radio, era responsabile delle produzioni di progetti speciali radiofonici e della gestione degli Sponsor radio delle tre reti. Nel 2009, dopo l’unione della Radio e della TV, ora RSI, era Responsabile della Comunicazione Esterna RSI. Dal 2016 si è occupato dei contenuti digitali del Dipartimento Intrattenimento e dal 2019 si occupa dei contenuti di RSI Musica (YouTube e sito rsi.ch/musica). 

Pausa pranzo

13:45 – 15:15

A cosa serve Falò

Michele Galfetti (Giornalista, co-produttore Falò RSI)

Sinossi della lezione

Qualche mese fa Roberto Antonini mi disse una cosa del tipo: vieni ai corsi di giornalismo, il titolo del tuo intervento è questo: “A cosa serve Falò?” Bravo Bobo, dritto al sodo. Beh, sulla carta il mandato di questa storica testata della Rsi è chiaro: realizzare servizi e reportage con il taglio dell’approfondimento o dell’ inchiesta. Ma un buon giornalista non si accontenta della prima risposta e insiste: “Si, ma come si realizzano gli approfondimenti e le inchieste? E appunto, a che servono?”  Ecco, durante il nostro incontro cercheremo di capirlo grazie ad una serie di esempi, anche molto diversi tra loro, perché una particolarità di Falò è quella di non avere un format preciso, sia per quanto riguarda le durate, che gli argomenti, che le modalità narrative. Curioso, vero? 

Michele Galfetti

Sono nato nel 1961 a Bellinzona. Dopo il liceo a Lugano, nel 1986 mi sono   laureato in architettura al Politecnico di Zurigo (ETHZ). Nel 1989 sono entrato in RSI come redattore e conduttore dell’attualità regionale. Nel 1994 sono passato al Telegiornale. Al TG ho fatto il conduttore e il capo edizione; sono stato inviato sia in Svizzera che all’estero. Dal 2000 al 2006 sono stato corrispondente della RSI a Washington. Nel 2007 sono rientrato  e ho fatto il capo esteri al  Tg. Nel 2011 sono passato al magazine d’informazione Falò, del quale sono attualmente conduttore e vice-responsabile. Dal 2013 al 2016 ho fatto parte della giuria del premio svizzero di giornalismo Swiss Press Award.

15:30 – 17:00

Lo sport così facile, così difficile

Antonio Ferretti (Giornalista ex RSI)

Sinossi della lezione

Ci sono molti modi per raccontare lo sport e affrontarlo come giornalista.  Gianni Mura, storica penna di Repubblica  (deceduto 4 anni fa) una delle più grandi firme del giornalismo sportivo mondiale, considerata la migliore e la più grande  di lingua italiana ha tracciato una via  che rimane un esempio illuminante per chi si avvicina a questo mestiere.   Alcune cronache di Mura come inviato al Tour de France per Repubblica ci forniscono lo spunto per analizzare il suo stile e ragionare sul suo modo di interpretare il ruolo di inviato ad un evento sportivo. Confrontando gli articoli del grande giornalista scomparso quattro anni fa con quelli apparsi sui nostri giornali, vedremo anche se il suo stile e il suo linguaggio sono replicabili  in Tv o alla Radio.

Antonio Ferretti

 Nato a Bellinzona il 19 gennaio 1957, domiciliato a Muzzano.

1990 Laurea in letteratura italiana e filosofia moderna all’Università di Friburgo con una tesi sulla Retorica del messaggio sportivo.

Dal 1982 al 1988 corridore ciclista professionista con partecipazione a 3 Tour de France, 3 Giri d’Italia, 1 Vuelta e 7 Giri della Svizzera.

Dal 1986 al 1988 alterna l’attività di ciclista professionista a quella di co-commentatore del Tour de France e di altre corse ciclistiche trasmesse dalla RSI.

Dal 1989 al 1997 giornalista sportivo RP a La Regione Ticino (1989-1991 a Il Dovere) Dal 1997 al 2006 redattore sportivo TV alla RSI 2006-2007 Responsabile redazione sportiva radio RSI

Dal 2007 al 2022 redattore trasmissione Falò RSI realizzando anche diversi documentari su tematiche sportive (Il sistema Armstrong, calcioscommesse, doping tecnologico)

Come giornalista sportivo ha seguito da inviato o da commentatore 3 Olimpiadi invernali (Albertville ’92, Lillehammer ’94, Torino 2006) 1 Olimpiade estiva (Atene 2004), 15 Tour de France, 8 Giri d’Italia, per 20 anni tutte le più importanti classiche ciclistiche, 5 Coppe del mondo di sci (tra il  1989 e il  1997). 2 campionati del mondo di sci alpino e di sci nordico.