Modulo 28: Allargare gli orizzonti

Sabato, 23 marzo 2024

08:45 – 09:00

Analisi critica dei media

Roberto Antonini (Dir. Corsi di
Giornalismo)

09:00 – 12:00

La questione ambientale, come coprirla in modo originale, come indagare

Sabrina Giannini (Giornalista investigativa Rai) 

Pausa pranzo

13:45 – 15:45

Tout un monde. Ogni giorno gli orizzonti sul mondo 

Patrick Chaboudez (Giornalista rubrica «Tout un monde», ex corrispondente a Washington RTS)

Sinossi della lezione

Tout un Monde

Une émission de la RTS, diffusée du lundi au vendredi à 8h10 sur la Première, depuis le 24 août 2015. Reportages, décryptages, interviews, témoignages : 20 minutes pour tenter de comprendre l’actualité internationale, les enjeux géopolitiques et économiques, les évolutions sociétales, les défis environnementaux et technologiques. Un pari : créer une émission d’actualité internationale à une heure de grande écoute le matin. En postulant, à l’été 2015, que le décryptage du contexte géopolitique – Syrie, crise des migrants, dérives autoritaires en Russie et en Chine, Brexit, défi climatique – était une des missions du service public. Le cours portera sur l’ambition éditoriale de Tout un Monde ; la « fabrique » au quotidien de l’émission ; le choix des sujets, des angles, des intervenantes ; la collaboration avec un réseau étendu de correspondantes ; l’attention portée à la « signature sonore » de l’émission ; et le choix de réaliser ponctuellement des émissions spéciales, décentralisées.

Patrick Chaboudez

Journaliste et producteur de « Tout un Monde » depuis la création de l’émission en 2015. A la RTS depuis 1986. Correspondant à Moscou de 1990 à 1995 ; à Hong Kong de 1995 à 1997 ; à Washington de 2006 à 2010. Responsable de la rubrique internationale de 1998 à 2006. Producteur du Journal du Matin de 2010 à 2013

16:00 – 17:15

A chi ci rivolgiamo quando parliamo scriviamo? Il genere che è in noi

Isabella Visetti (Giornalista Millevoci RSI)

Sinossi della lezione

Serve una prospettiva di genere in redazione e nelle scelte redazionali? Cosa è cambiato negli ultimi anni nel giornalismo per avere una maggiore attenzione all’equilibrio di genere nella conduzione, fra le persone intervistate o interpellate come esperte, fra quelle chiamate a fare un commento o a scrivere un editoriale? Perché questo equilibrio è importante? Come cercare di raggiungerlo? Davvero le donne non si trovano o non vogliono farsi intervistare? Di lingua di genere e di lingua inclusiva si dibatte sempre più spesso e quando si evocano schwa, asterischi e chioccioline a fine parole il dibattitto si surriscalda. Ma senza stravolgere la sua morfologia, si può scoprire che la lingua italiana è ben attrezzata nel declinare al femminile le professioni ormai svolte anche dalle donne, basta seguire le regole grammaticali. Riesce anche a essere più inclusiva se si ricorre a termini collettivi e a formulazioni passive o impersonali.

Isabella Visetti

Isabella Visetti (1968) è giornalista RSI e madre di tre figli. Attualmente lavora per il magazine della mattina di Rete Uno “Millevoci”, in passato è stata una delle voci di “La consulenza” con anche la sua versione dedicata alla lingua. È stata responsabile della trasmissione di cultura dialettale e dialetto “Dialett in sacocia” e collabora come giornalista freelance per interviste su temi di attualità con il settimanale “Cooperazione”. È stata autrice e voce in italiano del podcast “RolePlay”, prodotto dall’associazione SWAN, Swiss Women’s Audiovisual Network, che promuove le professioniste nel settore audiovisivo e cinematografico. Siede nel comitato del settore stampa media elettronici del sindacato Syndicom Ticino e Moesano, ha fatto parte della commissione corso di giornalismo della Svizzera italiana (2016-18). Si occupa da tempo di questioni di genere e del tema delle pari opportunità in diversi ambiti. Come membra (?!) di comitato di FAFTPlus, la Federazione delle associazioni femminili Ticino (2016-20), ha curato la campagna “Io voto donna” per una maggiore presenza femminile in politica.