Modulo 5: Noi e gli altri, i modelli regionali in Svizzera

Venerdì 29 settembre 2023

08:45 – 09:00

Analisi critica dei media

Roberto Antonini (Dir. Corsi di
Giornalismo)

09:00 – 10:15

Giornalismo non compiacente, esempi e modelli

Roberto Antonini (Dir. Corsi di
Giornalismo)

Sinossi della lezione

Una delle insidie (e a volte dei mali) del giornalismo riguarda  il rapporto di compiacenza che si instaura con gli interlocutori, con le istituzioni, con le  tematiche. Il giornalista deve poter mantenere un sano distacco critico per ambire a svolgere un ruolo professionale di qualità e un ruolo sociale utile. Non essere compiacenti non significa certamente essere aggressivi, inutilmente battaglieri, ma porsi come interlocutore in grado di far avanzare le tematiche snidando le criticità, ponendo gli interrogativi che porrebbe una controparte, inserendosi con competenza nella complessità delle questioni affrontate. Il contraddittorio non è solo uno strumento formale, costituisce un atteggiamento centrale, una forma mentis professionale. Nel modulo saranno illustrati esempi virtuosi e esempi che al contrario possono essere oggetto di critica.

Roberto Antonini

Roberto Antonini, attuale direttore del Corso di giornalismo della Svizzera italiana,  è laureato in Antropologia (Université Paris V) e Storia (Université Tolbiac-Sorbonne) e diplomato in storia americana (Montgomery College, Maryland).  E’ stato redattore e responsabile redazione esteri Rsi (radio) prima di andare a Washington quale corrispondente della Rts e della Rsi (1995-2001). Dal 2002 è stato per 6 anni Capo Informazione Rsi e dal 2008 Responsabile approfondimento culturale di Rete Due (Rsi). Ha realizzato reportage, documentari (prevalentemente radio ma anche  Tv, vincendo alcuni premi giornalistici) in particolare negli Usa e in Medio Oriente (Afghanistan, Iraq, Siria, Libano, Israele )  interviste con numerose personalità della politica e della cultura (da Willy Brandt, a Nelson Mandela, Bill Clinton, Tony Morrison, Benazir Bhutto,  Zygmunt Bauman, Noam Chomsky ecc..). Ha collaborato con diverse testate (tra cui Micromega e Limes) e collabora regolarmente con il quotidiano La Regione.

10:30 – 12:15

Panorama del giornalismo in Svizzera, differenze regionali

Natascha Fioretti (Giornalista
Azione, RSI, Presidente Corsi
Giornalismo della Svizzera
Italiana)

Natascha Fioretti

Classe 1976, nata in Germania, cresciuta bilingue italiano e tedesco, Natascha Fioretti è laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Università Cattolica di Milano con una tesi su Goethe e ha conseguito un Master in Nuove tecnologie applicate ai beni culturali presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’USI di Lugano.

Per sei anni collaboratrice e project manager dell’Osservatorio europeo di giornalismo (EJO) dell’Università della Svizzera italiana, oggi è redattrice culturale di Rete Due, la radio culturale della RSI, presidente del Corso di giornalismo della Svizzera italiana e responsabile delle pagine culturali di Azione. 

Modera diversi incontri e tavole rotonde e dal 2019 tiene una lezione sul panorama mediatico svizzero presso il laboratorio di Giornalismo internazionale dell’Università degli studi “l’Orientale” di Napoli. È inoltre segretaria operativa dell’Associazione Ticinese dei giornalisti della Svizzera italiana (ATG). 

Pausa pranzo

13:45 – 17:00

Evoluzione dai media elettronici all’intelligenza artificiale

Bernard Rappaz (Giornalista, ex
Responsabile Informazione RTS)

Sinossi della lezione

Les médias et en particulier l’audio-visuel viennent de traverser deux décennies de bouleversement permanent. Les modes de production, de diffusion et de consommation ont été profondément transformés. Engagés dans une course poursuite pour continuer d’exister dans un paysage médiatique de plus en plus émietté, les journalistes doivent sans cesse se remettre en question pour rester au contact du public. L’arrivée et l’usage rapide des outils d’intelligence artificielle va encore accélérer ce mouvement. A la fois danger et opportunités l’IA générative nous force à repenser nos métiers de manière profonde. 

Bernard Rappaz

Journaliste depuis plus de 30 ans, de la presse écrite (Hebdo) à l’audio-visuel (RTS) Du décryptage de l’actualité économique, à une correspondance de 4 ans aux Etats-Unis pour finir par plus d’une décennie de management (rédaction en chef) Dans un rôle de pionnier du numérique (début du web à la TSR) dès 2001 avant de réunir sous un même toit toute l’actualité RTS, de l’immédiateté numérique aux carrefours TV (19h30, Mise au point, Infrarouge, etc.). Aujourd’hui, consultant et curateur à Edgelands Institute, un organisme créé il y a deux ans sur le campus de Harvard par l’ancien directeur général du CICIR pour explorer les enjeux de la numérisation de la sécurité et l’émergence d’une “société de la surveillance” de plus en plus omniprésente.